Milly Moratti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Milly Moratti

Consigliere comunale di Milano
Durata mandato5 giugno 2016 –
3 ottobre 2021

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico
Titolo di studioLaurea in Fisica teorica

Emilia Michela Enza Bossi, coniugata Moratti e più nota come Milly Moratti (Milano, 27 dicembre 1946), è una politica italiana, più volte consigliere comunale a Milano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureata in Fisica teorica all'Università degli Studi di Milano, è attivista politica ambientalista. Moglie del petroliere, nonché presidente onorario dell'Inter, Massimo Moratti e cognata dell'ex ministro e presidente Rai Letizia Brichetto in Moratti, è stata candidata alle elezioni primarie del centrosinistra in vista delle elezioni comunali di Milano del 2001[1][2], dove con la lista Verdi ha ottenuto il 4,2% dei voti[3].

Nel 2001 è stata eletta consigliere comunale con la sua lista dei Verdi-Arancia, per poi essere rieletta nel 2006 all'interno della lista Ferrante per L'Unione. Dal 1999 è Presidente della Fondazione Emergy, una fondazione di partecipazione che opera a fianco di Emergency[4][5].

Nel 2002 ha fondato l'associazione «Chiamamilano»[6] che si propone di promuovere la partecipazione civile a favore della città di Milano. Nel 2007 ha aderito al Partito Democratico, venendo eletta all'assemblea costituente nazionale tramite le primarie[7]. Il 12 aprile 2011 ha presentato al Teatro Smeraldo, alla presenza del candidato sindaco Giuliano Pisapia, la lista civica Milly Moratti per Pisapia, di cui era capolista[8].

In seguito ha difeso Pisapia dalle accuse della cognata Letizia Moratti, definendo il suo attacco "scorretto nel metodo e una falsità nel merito"[9]. In più occasioni ha attaccato l'operato della cognata come sindaco del capoluogo lombardo[10], accusandola ad esempio dalle pagine dei giornali di "non conoscere la città che governa" e di essere "manovrata da Roberto Formigoni"[11].

La sua lista civica si è fermata all'1,33% dei voti, facendole perdere il posto di consigliere comunale dopo dieci anni[12], indipendentemente dal risultato del successivo ballottaggio, vinto comunque da Giuliano Pisapia con il 55,11% dei voti rispetto al 44,89% di Letizia Moratti[13].

Nel 2016 è tornata a sedere in consiglio comunale tra le file del Partito Democratico. Non è stata invece rieletta nelle elezioni dell'ottobre 2021, ricevendo 686 preferenze.[14]

Inter[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2011 è stata direttore strategico dell'Inter[15]. Successivamente ha ricoperto la carica di direttore artistico della stessa società nerazzurra fino al 2014, quando è passata nel comitato consultivo[16]. Fino al 2019 è stata nell'organigramma societario dell'Inter come advisory board.[17]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Milly Moratti candidata Rifondazione contro i Verdi, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica. URL consultato il 12 agosto 2015.
  2. ^ Milly, candidata di rottura, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica. URL consultato il 12 agosto 2015.
  3. ^ Comunali, anche Milly Moratti in campo con una lista ecologista per Pisapia corriere.it, 12 aprile 2011
  4. ^ Milly Moratti, su cinquantamila.corriere.it, Corriere della Sera. URL consultato il 12 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  5. ^ Milly e Gino, soci di cuore, su vita.it. URL consultato il 12 agosto 2015.
  6. ^ vedi sito
  7. ^ Pd, giostra di promossi e bocciati Fuori dalla Costituente ministri e vip, su repubblica.it, la Repubblica. URL consultato il 17 agosto 2015.
  8. ^ lista civica Milly Moratti per Pisapia Archiviato il 7 giugno 2011 in Internet Archive. millymoratti.it
  9. ^ Milano: Milly Moratti, ora Pisapia può anche vincere al primo turno Archiviato il 18 luglio 2014 in Internet Archive. adnkronos.com, 13 maggio 2011
  10. ^ Grattacieli, la disfida delle Moratti, su lastampa.it, La Stampa. URL consultato il 12 agosto 2015.
  11. ^ L’altra Moratti, su lettera43.it, Lettera43. URL consultato il 12 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  12. ^ Da Milly Moratti a Terzi - Tutti gli esclusi eccellenti Archiviato il 21 maggio 2011 in Internet Archive. corriere.it, 18 maggio 2011
  13. ^ Elezioni comunali del 29 e 30 maggio 2011 - II turno – Comune: MILANO, su comunali2011.interno.it, Ministero dell'Interno.it. URL consultato il 30 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2011).
  14. ^ Miriam Romano, Milly Moratti ci prova ma resta fuori dal Palazzo, Libero, 6 ottobre 2021, pp. 33-34
  15. ^ Milly Moratti: Inter più forte di Milan, su corrieredellosport.it, Corriere dello Sport - Stadio. URL consultato il 12 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  16. ^ Inter, sparisce il direttore artistico. Nuovo ruolo per Milly Moratti che diventa... - FC Inter 1908, su fcinter1908.it. URL consultato il 29 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  17. ^ L'Inter del futuro non spezza i legami col passato: nel nuovo assetto spazio per i Moratti, su fcinter1908.it, 27 ottobre 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]